Consiglio comunale - Un milione 900 mila Euro per il rifacimento degli ingressi della città

La Giunta Barberio spenderà un milione 900 mila Euro per rifare i principali ingressi della città. L’annuncio è stato fatto ieri sera, in Consiglio comunale, dall’ Assessore ai Lavori pubblici Mauro

Data:
01 luglio 2003

La Giunta Barberio spenderà un milione 900 mila Euro per rifare i principali ingressi della città.

L’annuncio è stato fatto ieri sera, in Consiglio comunale, dall’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas rispondendo a un’interpellanza dei consiglieri della Margherita Peppino Marras e Francesco Federico sullo stato di degrado delle vie d'ingresso alla città.

"Le risorse per la realizzazione di questi lavori sono state recuperate in parte da vecchi fondi non spesi della Legge 45, in tutto un milione 300 mila Euro il 90% dei quali, un milione 68 mila Euro, saranno utilizzati per il rifacimento degli ingressi – ha spiegato Solinas -. Altri 600 mila Euro saranno recuperati dal bilancio e la parte restante dai mutui. Gli ingressi cittadini da anni sono in condizioni di grande disagio. Oristano come capoluogo di provincia merita degli ingressi cittadini migliori rispetto a quelli che abbiamo oggi. Il progetto che riguarda l'ingresso nord dovrebbe arrivare subito in Giunta e prevede la spendita di 1 milione e 400 mila Euro che serviranno per intervenire dalla fine del ponte sino alla Madonnina all’incrocio tra via Cagliari e via Tirso. Per quanto riguarda l'ingresso da Fenosu, previsto anche all’interno del nuovo PUC, a giorni dovremo iniziare un intervento attraverso i piani ordinari del lavoro per la sistemazione dei marciapiedi. Per quanto riguarda invece l'ingresso da Santa Giusta, abbiamo attivato col Consorzio industriale una serie di incontri per la predisposizione di un progetto che in linea di massima abbiamo già concordato".

Sull’argomento è intervenuto anche l’Assessore all’Urbanistica Mariano Biddau che ha spiegato che la Provincia aveva iniziato un serie di interventi per la ripulitura di viale Repubblica "purtroppo, a seguito di una nota dell'Ispettorato delle foreste, hanno dovuto destinare tutto il personale alla ripulitura di cunette e di 4 mila 500 chilometri di strade provinciali".

Il Consigliere Peppino Marras si è detto insoddisfatto "più che per le risposte per lo stato dei luoghi. Basta andare a vedere gli ingressi della città per capire in quali condizioni siano".

Il Consiglio comunale ha quindi approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri Pietro Arca e Alessandro Usai (Per Oristano) sulle iniziative a favore dei disabili e invalidi totali residenti nel Comune di Oristano.

"È un modo per cogliere l'anno europeo del disabile e per fare in modo che il Comune di Oristano, non solo faccia qualcosa di concreto in favore dei disabili ma faccia anche qualcosa in più di quanto previsto dalla dichiarazione europea" ha detto Usai che ha proposto l’apertura di uno sportello informativo (sulla legislazione italiana ed europea, sulle opportunità e sui servizi locali) per i disabili e le loro famiglie.

Usai ha anche chiesto un’indagine conoscitiva per conoscere le dimensioni del fenomeno in città e la realizzazione di una carta dei servizi per fornire tutte le informazioni sulle agevolazioni tariffarie e i servizi di cui i disabili possono usufruire.

Usai, infine, ha chiesto l'abolizione della tassa sui passi carrabili per i disabili. E` chiaro che chi Š disabile e ha la fortuna di avere un garage o un passo carrabili.

Nel dibattito sono intervenuti Paolo Vidili (UDR) che ha condiviso le richieste di Usai e Arca ed ha lamentato il grave ritardo con cui il Consiglio è stato chiamato ad affrontare la mozione, Giovanni Masala (PPS) che ha rilevato come i contenuti della mozione fossero in linea con il Piano socio-assistenziale della Giunta Barberio, Guido Tendas (DS) che ha chiesto che una quota dell’avanzo di amministrazione (675 mila Euro) sia utilizzata per attuare la mozione, Chicco Varsi (Riformatori) che ha chiesto come atto simbolico l’abbattimento di almeno una barriera architettonica al mese, Sergio Locci (UDC) che ha invitato a dare il massimo dell’informazione possibile ai disabili per poter consentire loro di utilizzare tutti i servizi e le opportunità disponibili, Claudio Atzori (DS) che ha sottolineato come quello delle barriere architettoniche sia uno dei problemi più grandi della città ed ha sollecitato la Giunta a spendere i 650 mila Euro stanziati dalla Giunta Scarpa per interventi nel sociale e non ancora spesi, Linalba Ibba (PSd’Az) che provocatoriamente ha invitato la Giunta ad andare in Comune almeno una volta al mese con una carrozzella per disabili.

L’Assessore ai Servizi sociali Franco Serra ha apprezzato la mozione ed ha analizzato la situazione in città: "Il Comune segue circa 300 persone, in primo luogo nell'assistenza personale in ambito scolastico. I progetti sono predisposti dal comune e finanziati dalla regione autonoma della Sardegna. Nel 2002 sono stati presentati 8 progetti 4 dei quali già attivati. Nel 2003 invece sono stati presentati 38 progetti personalizzati. Per quanto riguarda gli interventi a favore dei malati psichici e degli insufficienti mentali è stato chiesto alla Regione un finanziamento per diversi interventi per un importo di 473.000 Euro".

Serra ha annunciato che la Giunta ha deliberato la richiesta di finanziamento per l’acquisto un autobus per il trasporto dei disabili, ha sottolineato l’impegno dell’Informacittà nel servizio informativo ai disabili e spiegato che il Comune ha già pronta la stampa di un volantino con informazioni e notizie utili per i disabili: "L'obiettivo di questa pubblicazione è quello di offrire una chiara descrizione delle differenti patologie legate alla disabilità, evidenziare, indicare i percorsi utili all'integrazione dei soggetti diversamente abili elencare gli strumenti e le modalità di inserimento dei disabili del mondo del lavoro e delle professioni" ha detto l’Assessore Serra che ha anche annunciato interventi per l’abbattimento di barriere architettoniche.

Il Consiglio comunale ha quindi respinto a maggioranza la mozione del gruppo consiliare dell’UDR per il mantenimento dei livelli occupazionali nei servizi pubblici comunali.

L’argomento è stato presentato da Oscar Cherchi che ha sottolineato la valenza politica del documento "ma è indispensabile che la Giunta e il Sindaco esprimano una chiara volontà politica per difendere i lavoratori impegnati nei servizi pubblici del Comune che è giusto che conservino il loro posto di lavoro anche nel caso in cui, allo scadere dell’appalto, cambi il gestore del servizio. Quando ero Assessore ho cercato di difendere nei nostri appalti i posti di lavoro e quindi il mantenimento dei livelli occupazionali. Peraltro una recente sentenza della Suprema Corte ha stabilito proprio questo principio imponendo a un’impresa vincitrice di un appalto pubblico di assumere i lavoratori utilizzati dall’impresa che gestiva precedentemente lo stesso servizio".

Guido Tendas (DS) ha condiviso il documento dell’UDR ed ha ricordato che durante la sua esperienza assessoriale la Giunta Scarpa rinnovò due appalti importanti (verde e nettezza urbana) e riuscì a garantire i livelli occupativi e il posto ai lavoratori: "Allora fu una scelta politica e anche oggi può esserlo nuovamente".

Peppino Marras (Margherita) ha ricordato la precedente mozione del suo gruppo sugli indirizzi del Consiglio per gli appalti pubblici "tra gli indirizzi sarebbe rientrato anche il problema del personale e la necessità di salvaguardare il posto di lavoro addetti dei vari servizi".

Paolo Vidili (UDR) ha evidenziato le scarse tutele dei lavoratori dei servizi pubblici che sono esposti al rischio del licenziamento allo scadere degli appalti: "Le uniche garanzie per i lavoratori in caso di avvicendamento d'appalto sono tutelate esclusivamente nelle norme inserite nei contratti d'appalto".

Sergio Locci (UDC) ha accusato la minoranza di qualunquismo spiegando che non è possibile imporre certe condizioni alle imprese vincitrici di appalto e che la mozione è fuorviante e addirittura fuori legge.

Secondo Antonello Sotgiu (UDR) "Il Comune, fatte salve le disposizioni di legge, ha il dovere politico, essendo ente appaltatore, di salvaguardare i livelli occupazionali".

Per Claudio Atzori (DS) l’indirizzo politico della tutela dei posti di lavoro è perfettamente legittimo.

Di diverso avviso Franco Cuccu (UDC) che si è dette d’accordo nel salvaguardare i livelli occupativi, ma non nell’automatica conferma dei lavoratori: "In nessun modo può essere consentito che si dica gli uomini sono questi perchè ogni azienda ha la sua capacità di utilizzazione delle risorse umane".

Linalba Ibba (PSd’Az) ha rilevato amaramente "lo scontro occupazionale tra maggioranza e minoranza ed il pericolo della clientela insito in questa problematica".

Antonio Scanu (PPS) si è detto contrario alla mozione dell’UDR sollevando un dubbio: "Quali dovrebbero essere i lavoratori confermati: quelli assunti all’inizio dell’appalto, o magari quelli assunti dopo un anno o alla fine dell’appalto?"

Antonio Leoni (AN) ha evidenziato come, forse, una richiesta di questo tipo sarebbe dovuta giungere dai sindacati e non da un partito che la può strumentalizzare.

Dello stesso avviso Giuseppe Vacca (Riformatori) che però ha condiviso l’esigenza di mantenere i livelli occupazionali.

L’Assessore alle Attività produttive Giuseppe Sanna ha evidenziato una lacuna giuridico-amministrativa: "In alcuni contratti è prevista la riassunzione e in altri no. Il problema è serio anche perché si va a incidere sull’occupazione in una zona che vive una grave crisi. Però è anche giusto che un imprenditore possa gestire il servizio senza clausole vessatorie. Sicuramente libera impresa significa anche libera concorrenza. Il parere della Giunta è quello di operare per il mantenimento dei livelli occupazionali dagli operatori economici che hanno svolto il servizio appannaggio dell'Amministrazione comunale. L'aumento degli occupati è tra i nostri auspici ma ciò non può figurare all'interno degli atti o delle convenzioni che regolano e disciplinano i bandi di gara negli appalti pubblici. In altri termini non risulterebbe nelle prerogative di un'Amministrazione Comunale in fatto di vincolare la gara d'appalto alla conferma degli occupati presenti. Questo è comprovato da numerose sentenze".

Su proposta della Commissione agli Affari generali, illustrata in aula dal Presidente Giovanni Masala, il Consiglio ha approvato a maggioranza una mozione per la divulgazione delle determinazioni dei dirigenti e per dotare i consiglieri comunali di un personal computer portatile "che consentirebbe – ha detto il Presidente Masala – di agevolare il lavoro dei consiglieri che potrebbero avere gli atti e le convocazioni in tempo reale semplificando notevolemnete quello dei messi notificatori".

L’Assessore agli Affari generali Pino Franceschi ha ricordato gli sforzi dell’ente per dotarsi di un sistema informatico adeguato e capace di soddisfare le esigenze dei consiglieri, dei dipendenti e dei cittadini.

 

 

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23/03/2022, 09:31