Cultura - Inaugurata la Mostra l'Isola di Herakles

Le Soprintendenze Archeologiche per le province di Cagliari e Oristano e di Sassari e Nuoro, insieme all’ Antiquarium Arborense , le Amministrazioni provinciale e comunale di Oristano e l’Università

Data:
02 febbraio 2004

Le Soprintendenze Archeologiche per le province di Cagliari e Oristano e di Sassari e Nuoro, insieme all’ Antiquarium Arborense , le Amministrazioni provinciale e comunale di Oristano e l’Università di Sassari hanno varato, dopo le fortunate mostre PHOINIKES B SHRDN, MAXH-LA BATTAGLIA DEL MARE SARDONIO, AVREVM STAGNVM-LE ORIGINI DI ORISTANO, GLI IDOLI FALSI E BUGIARDI, INSVLAE CHRISTI, CASTELLA ARBORENSIA, LA PIETRA DELL’INCANTESIMO,   una nuova esposizione archeologica nei locali dell’ Antiquarium Arborense e del settecentesco Palazzo Arcais DI Oristano.

La Mostra resterà aperta sino al mese di 15 Settembre.

Questa esposizione è destinata, grazie agli accordi con la JUNTA DE ANDALUSIA, l'UNIVERSIDAD DE SEVILLA e l'UNIVERSIDAD DE CADIZ, ad essere riproposta nel Museo Arquelogico de Sevilla o nel Museo Arqueologico de Cadiz nei mesi di Settembre-Novembre 2004 ed infine, nel mese di dicembre 2004, in occasione del XVI Convegno internazionale sull'Africa romana, organizzato in Marocco da Attilio Mastino dell'Università di Sassari, nel Musée Archéologique   National de Rabat, nel Regno di Marocco, in virtù degli accordi con l'INSAP ( Institut National des Sciences de l’Archéologie et du Patrimoine ) del Ministere de la Culture del Marocco e dell' Université Hassan II di Mohammedia .

L'Isola di Herakles è la Sardegna. Questa affermazione merita di essere spiegata. Ad onor del vero l'Isola di Herakles è per gli antichi una delle isole minori della Sardegna e, precisamente, l'Asinara. Anzi, secondo Plinio il Vecchio che scriveva verso il terzo venticinquennio del I sec. d.C ., la Sardegna aveva due «isole di Herakles », l'Asinara e l'isola Piana, la piccola isoletta che costituisce un ponte naturale tra il Capo Falcone, presso Stintino , e la stessa Asinara.

Inoltre, la Sardegna, a dire del Geografo bizantino, del VI secolo d.C ., Stefano di Bisanzio , possedeva una città chiamata Herákleia («la città di Herakles »), che era la quinta nell'elenco che comprendeva l' Herákleia della Tracia, quella della Sicilia, l’altra della Lidia, e ancora l’ Herákleia della Libye (Africa settentrionale), della Sardegna, dell'Italia, della Gallia , della Thessaglia , della Caria, della Lidia, della Scizia , di un'isola del mare Carpazio , della Siria, della Fenicia, della Pieria , di un'isola sconosciuta, di Creta, della Pisatide , una seconda Herákleia della Caria detta Albakios , un' Herákleia presso Cuma in Eolide , un’altra in Acarnania , una in un'isola dell'Atlantico, una in Macedonia, fondazione di Aminta di Filippo.

Dunque 23 Herákleia   tra Mediterraneo e Atlantico a marcare il cammino di Herakles da Oriente a Occidente.

Non basta: la Sardegna aveva un porto di Herakles , forse Malfatano , ed una stazione viaria, detta Ad Herculem , secondo alcuni ad Osilo (SS) secondo altri proprio di fronte all'isola di Herakles , l'Asinara.

La storia di Herakles in Sardegna, s'intreccia alla storia dei suoi figli in Sardegna, dagli Eraclidi , generati da Herakles dalle cinquanta figlie di Tespio , re di Tespie , a Sardos , il figlio dell' Herakles libico, detto Makeris , ossia Melqart , il dio fenicio di Tiro, che guidava i coloni Fenici verso Occidente.

In Sardegna perciò era presente sia l' Herakles greco, sia l' Herakles fenicio ( Melqart ) indissolubilmente legati fra loro.

Era dunque necessario che la figura polimorfa di Herakles-Melqart che diviene l' Hercules dei Romani venisse celebrata con una mostra in Sardegna, la sua isola, connessa alle rotte che portarono Herakles -Melqart verso Occidente, a Gadir , dove erano i buoi di Gerione , oggetto della sua decima fatica, e a Lixus , in Marocco,   dove Herakles raggiunse il Giardino delle Esperidi per trarre tre mele d’oro, la sua undicesima fatica.

 

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La mostra presenterà materiali inediti dei Musei Archeologico Nazionale di Cagliari, Archeologico Nazionale di Sassari, del Museo Archeologico di Artimino in Toscana   offrendo un itinerario attraverso le memorie " eraclee " dell’Occidente e della Sardegna in particolare.

Tra il centinaio di   materiali archeologici ha uno   straordinario interesse un cippo da Karales (Cagliari) decorato da palmette con dedica all’ Herakles fenicio Melqart (una sorta di "colonna d’Ercole" ) affine ad una coppia di colonne d’Ercole esposte al Museo del Louvre e provenienti da Malta.

Ancora si presenteranno le inedite testimonianze archeologiche che dimostrano che, secondo il mito, Ogryle ( Padria-SS ) e Olbìa erano state fondate da Herakles .

Infine, si deve segnalare un avorio di area etrusca con la raffigurazione del mostro Gerione ucciso da Herakles per rubargli i famosi tori.

 

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Il 4 febbraio al Teatro Garau , alle 18, ci sarà uno spettacolo teatrale del gruppo Akroama di Cagliari dal titolo “ Herakles alle porte della sera” cui seguirà, verso le 19, a cura dei Soprintendenti archeologi della Sardegna e del Pro Rettore dell’Università di Sassari una visita guidata alla mostra. Per l’ occasione l’ ingresso al teatro e la visita alla mostra saranno gratuiti ed aperti a tutti.

 

 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31