Cultura - Oristano città dei ragazzi

La Prima settimana della cultura oristanese si chiude con Oristano:città dei ragazzi . Oltre 500 ragazzi, distribuiti in quasi quaranta monumenti e spazi urbani presenteranno la città

Data:
23 aprile 2008

La Prima settimana della cultura oristanese si chiude con Oristano:città dei ragazzi.
Oltre 500 ragazzi, distribuiti in quasi quaranta monumenti e spazi urbani presenteranno la città dei ragazzi.

Sarà una giornata, una sola, nella quale si apriranno i portoni di chiese chiuse, di abitazioni storiche private, di giardini che custodiscono e preservano tesori della Oristano medievale (il giardino del dott. Loi, in via Solferino e quello dell’architetto Loddo, in via Diego Contini), ma anche il palazzo arcivescovile, con i suoi tesori, la cattedrale e la chiesa e il monastero di Santa Chiara (per la sola mattina); la chiesa dello Spirito santo e quella di Sant’Antonio insieme all’ospedale giudicale.

Una occasione impedibile per quanti amano la città e sono tanti, ma anche per quanti, oristanesi per primi che non la conoscono abbastanza.

Ce la faranno conoscere i nostri figli. Saranno infatti i ragazzi, dai 4 ai 20 anni, a descrivere la nostra ricchezza, a raccontare il nostro patrimonio. Saranno loro, i ciceroni speciali, i promotori della loro città.

Non si tratta solo di ragazzi di Oristano, molti sono pendolari e, dunque, il territorio racconta la città capoluogo come primo posso per portare, poi, il capoluogo e l’intero giudicato, provincia, nel territorio a riscoprire i centri più piccoli, le comunità della provincia di Oristano che molti tesori, anch’esse si ergono ad abbellire i nostri spazi urbani.

Un modo per conoscere di più quanto ci circonda, un grande gioco per riscoprire, alle volte, la passione per le cose, per lo studio: per educare a preservare e rispettare.

Parte integrante del nostro patrimonio è il nostro ambiente. Proprio per questo, il nucleo centrale dell’intera giornata sarà la piazza Eleonora. E non sarà solo la giudicessa a fare da padrona di casa con danze e giochi ma, soprattutto, il territorio oristanese del Montiferru, del Barigadu e del Sinis rappresentato da quanti lavorano, producono e portano nelle tavole, nel rispetto dell’ambiente, i migliori prodotti, per qualità e prezzo.

Sono i produttori del mercato Terre Shardana che il Gruppo di Azione locale del Montiferru, Barigadu e Sinis ha contribuito a proporsi in un unico marchi di qualità, distinguibili per trasparenza di produzioni e genuina unicità di prodotti.

Il GAL MBS, sarà presente in piazza anche perché incisiva è stata in questi ultimi anni la volontà di individuare nell’educazione alimentare dei più piccoli, attraverso laboratori didattici, una strada importante per la crescita di una consapevole e matura coscienza ambientale e alimentare.

Molte scuole, molti comuni, quindi hanno aderito al Progetto Mense. A questi il GAL MBS, con grande sforzo, ha permesso loro di visitare Oristano mettendo a disposizione mezzi e strumenti per raggiungere il capoluogo. Quasi una decina di comuni hanno aderito.

Il progetto mense nasce da un’idea di sviluppo economico per i produttori ma anche, la verificata fattibilità di una scelta economica e ideologica che preferisca la melina alla carne in scatola, il pesce fresco, magari un muggine di Cabras, ai bastoncini surgelati.

Ecco perché in piazza il mercato sarà, come deve essere un vero nucleo di forza, di stimolo. Il GAL MBS, trasformerà la piazza in una grande mensa scolastica, in cui tutti i partecipanti si troveranno a condividere un pasto buono, genuino e cucinato con ingredienti del territorio: dal pane, alla pasta….e al casizolu.

Per tutti sarà possibile mangiare in piazza. I ragazzi nella mensa scolastica all’aperto e quanti vorranno, al ristorante dei pescatori de Sa Piscera de mari ‘e pontis.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31