Finanze - La cessione dei terreni di Torre Grande, operazione capace di favorire investimenti per 30 milioni di Euro

Nelle scorse settimane il Comune di Oristano ha portato a compimento un’operazione che ha una valenza strategica. Un intervento che non esito a definire storico, la cui reale portata non è

Data:
21 luglio 2006

Nelle scorse settimane il Comune di Oristano ha portato a compimento un’operazione che ha una valenza strategica. Un intervento che non esito a definire storico, la cui reale portata non è stata compresa da tutti.

Da anni gli enti locali sono stati costretti a far fronte a un forte ridimensionamento dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione con un impatto evidente sulle casse comunali. Molti comuni hanno dovuto fare di necessità virtù e ripensare le tecniche di finanziamento. C’è chi ha fatto ricorso all’inasprimento dei tributi, chi alla lotta all’evasione fiscale e chi ha tentato di rendere produttivo il proprio patrimonio. Le ultime due sono le strade che la Giunta Barberio ha voluto percorrere, convinta di poter recuperare risorse senza chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini.

La cessione dei terreni di Torre Grande, però, non è nata come semplice iniziativa per fare cassa. È qualcosa di più e lo si vedrà nei prossimi mesi.

Una valutazione economica di questa operazione deve necessariamente partire dalla considerazione che la semplice proprietà di terreni non rientra tra le finalità di un comune. Peraltro, averne la titolarità comporta oneri di gestione, dalla pulizia alla custodia, non indifferenti. La cessione ai privati, invece, innesca un processo economico virtuoso a favore dell’ente, dei privati e più in generale della collettività.

Il Comune ha incassato 4 milioni 700 mila Euro che saranno impiegati, e quindi immessi sul mercato, per nuove opere pubbliche generando nuova ricchezza. Almeno la metà di queste nuove opere dovranno necessariamente riguardare interventi infrastrutturali e di arredo urbano finalizzati a far crescere la capacità attrattiva in termini turistici della borgata. Nella fase di realizzazione dei nuovi immobili di Torre Grande è ragionevole stimare investimenti privati dai 16 ai 20 milioni con l’impiego di 220-270 addetti per un reddito lordo che varia da 6 milioni e mezzo agli 8 milioni di Euro. La realizzazione degli interventi alimenterà un indotto, con il sistema delle forniture, le imprese commerciali e di servizi coinvolte, per una valore di 10-12 milioni di Euro. L’aumento degli insediamenti abitativi genererà la domanda di servizi. Il Comune, infine, potrà contare sull’incremento delle entrate tributarie.

Mi sembrano evidenti, dunque, i motivi per i quali questa operazione non può essere considerata una semplice operazione di cassa per il Comune, ma un’iniziativa che può essere paragonata a un progetto integrato di sviluppo territoriale, con la differenza che in questo caso la leva economica non è mossa dalle casse pubbliche, ma dalle risorse investite dai privati.

Un motivo in più, quindi, per insistere su questa strada e procedere nei prossimi mesi con la cessione di altre quote del patrimonio immobiliare che il Comune non utilizza.

 

Fabio Porcu

Assessore alle Finanze e al Patrimonio

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23/03/2022, 09:31