Il Sindaco Tendas replica ai Comitati: ''I progetti sono a vantaggio della città''
Per la Giunta Tendas i comitati non accettano idee differenti dalle loro: "E' arrivato il momento di decidere"
Data:
08 febbraio 2017
“Una volta di più i comitati che si oppongono ai progetti della circonvallazione, dell’housing sociale, della IVI, del centro storico e del termodinamico cercano di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dal merito delle iniziative per sollevare questioni pretestuose e insinuare dubbi e sospetti”.
Il Sindaco Guido Tendas e gli assessori della Giunta comunale replicano alla nota con cui il Coordinamento dei comitati avanza nuove critiche e lancia nuove accuse.
“Se nelle scorse settimane l’attenzione era rivolta al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale, questa volta si vuole polemizzare con un giornalista della Nuova Sardegna che, nella sua libertà di pensiero e nell’autonomia della sua professione, dalle colonne del suo giornale ha proposto un’analisi sulla vicenda dei progetti in discussione – dice il Sindaco Tendas -. Non si accettano differenti punti di vista e si contestano tutte le argomentazioni proposte con una tattica che evidentemente punta a ritardare all’infinito l’approvazione e la realizzazione di progetti di cui si parla ormai da anni e sui quali, occorre evidenziarlo per l’ennesima volta, le occasioni di confronto sono state molteplici”.
“Il Coordinamento dei comitati insinua il dubbio che ci sia qualcuno che può trarre giovamento dai progetti – prosegue il Sindaco Tendas -. Rifiutiamo la cultura del sospetto e, senza raccogliere la provocazione, ma con grande serenità, vogliamo che sia chiaro una volta per tutte che ogni scelta va a beneficio della collettività. Ogni singolo progetto è stato accompagnato da scelte tecniche ragionate e dibattiti pubblici. Così: per la circonvallazione a trarre beneficio sarà il sistema della mobilità urbana, decongestionando aree residenziali e migliorando il collegamento tra zone diverse della città; il progetto turistico alberghiero della IVI petrolifera, che è in discussione da almeno 20 anni, da un lato mira a risanare un’ampia area di Torre Grande precedentemente occupata da un insediamento industriale, dall’altro va nella direzione da tutti auspicata, ma da nessuno finora realmente perseguita, di assicurare alla località marina oristanese una sviluppo in chiave turistica; del progetto dell’housing sociale trarranno beneficio quelle persone che, in una zona appositamente individuata dal Piano urbanistico comunale, potranno trovare un’abitazione a prezzi contenuti e sono tanti i cittadini che a Oristano combattono con il problema casa. Sul termodinamico, posto che il permesso non lo da il Comune, il vantaggio sta nel fatto che questa iniziativa assicura la produzione di energia pulita senza che alcun danno derivi alle attività produttive e alle residenze circostanti come testimonia il parere favorevole sulla compatibilità ambientale espresso dallo SVA, l’unico organismo pubblico abilitato ad esprimere un parere. Sul Piano urbano della mobilità, infine, stiamo vedendo con che spirito costruttivo i comitati stiano partecipando alle assemblee pubbliche nei quartieri. Incontri programmati per esaminare le proposte progettuali, quelle avanzate dai tecnici e quelle proposte da questa amministrazione. È questo è il momento per discutere, valutare, proporre ed eventualmente modificare. Prima che la discussione arrivi in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva del PUM. Stiamo proponendo soluzioni a problemi antichi della città e stiamo chiedendo un confronto con i cittadini e con le forze sociali. Poi arriverà il momento della sintesi e delle scelte che, in ossequio ai principi basilari della democrazia, spetta agli organi rappresentativi. Non è più il momento del NO a tutto, della disponibilità al confronto subordinato all’accettazione incondizionata delle proprie opinioni. Sono queste le tattiche ostruzionistiche che per decenni hanno impedito qualsiasi iniziativa in questa città troppo concentrata a ragionare sugli interessi particolari, tralasciando il bene comune”.
Ultimo aggiornamento
29/03/2022, 18:15
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