Il rammarico del Comune per l'addio alle suore cappuccine

"Dispiacere, disappunto e allo stesso tempo massimo impegno per far sì che quello delle suore cappuccine sia un esilio il più breve possibile". Sono le parole del Vice Sindaco di Oristano Mauro

Data:
22 ottobre 2003

"Dispiacere, disappunto e allo stesso tempo massimo impegno per far sì che quello delle suore cappuccine sia un esilio il più breve possibile".

Sono le parole del Vice Sindaco di Oristano Mauro Solinas che ha accolto con rammarico la notizia, peraltro già nota da tempo, dell’abbandono della città delle suore cappuccine.

"Le suore sono un patrimonio della cultura e della tradizione di Oristano e per la città adesso diventa un dovere morale impegnarsi per far sì che questa ferita si rimargini al più presto" dice ancora Solinas che ricorda che nei mesi scorsi il Consiglio comunale ha votato all’unanimità un ordine del giorno con cui si impegnava la Giunta a chiedere finanziamenti attraverso il prossimo bando POR, asse cultura, per recuperare il convento di via Lamarmora.

"Si tratta di un intervento per il quale sono necessari almeno 3 miliardi di lire spiega Solinas -. Una cifra consistente che potrebbe essere recuperata in tempi che verosimilmente non saranno troppo brevi. Per questi motivi, sin da domani mattina, sarà mio dovere interessare del problema gli Assessorati regionale ai Lavori pubblici e ai Beni Culturali per verificare la possibilità di ottenere un finanziamento straordinario, per risolvere rapidamente i problemi più grossi del convento e consentire alle suore di poterlo utilizzare in condizione di sicurezza".

Il problema è anche nell’agenda del Sindaco Barberio che questa mattina ha voluto incontrare le suore cappuccine per esprimere loro la solidarietà dell’Amministrazione comunale. Barberio ne ha approfittato per compiere un nuovo sopralluogo all’interno della struttura.

In un precedente sopralluogo il Sindaco Barberio e il suo vice Solinas avevano offerto alle suore l’impegno del Comune per la veloce realizzazione di alcuni interventi in attesa di finanziamenti più consistenti. Purtroppo, le somme disponibili non erano state giudicate sufficienti a garantire le condizioni minime di utilizzo della struttura.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31