Il saluto di Oristano a Gianni Solinas

Una folla commossa questo pomeriggio ha accompagnato l’ultima uscita di Gianni Solinas dal Municipio di Oristano. Da quel Palazzo degli Scolopi dove per tanti anni ha amministrato la città,

Data:
13 novembre 2007

Una folla commossa questo pomeriggio ha accompagnato l’ultima uscita di Gianni Solinas dal Municipio di Oristano. Da quel Palazzo degli Scolopi dove per tanti anni ha amministrato la città, lavorato sui problemi della gente comune, immaginato un futuro migliore per Oristano.l'ultima uscita di Gianni Solinas dal Palazzo degli Scolopi

Da ieri, centinaia di persone si sono alternate per un omaggio, un saluto, una testimonianza di affetto, nella camera ardente allestita nella Sala Giudicale del Palazzo degli Scolopi.

Oggi, quando mancavano pochi minuti alle 16, Gianni Solinas ha varcato il portone di Palazzo degli Scolopi per raggiungere la Cattedrale di Santa Maria per l’ultimo saluto della città.

Nella Cattedrale, insieme alla moglie Maria Luisa, al figlio Cristian e ai parenti più stretti, c'era tanta gente ad aspettarlo: amici, colleghi di Giunta, il Sindaco di Oristano Angela Nonnis, visibilmente commossa, il Presidente della Provincia Pasquale Onida, il Prefetto Giovanni Battista Tuveri, i parlamentari Giovanni Marras e Salvatore Cicu, tanti consiglieri regionali e politici compagni di tante battaglie, i vigili in alta uniforme e i gonfaloni del Comune e della Provincia di Oristano per lui che era Assessore comunale all’Urbanistica e Consigliere provinciale.

È stato Don Franco Porchedda, il parroco di San Giovanni Evangelista, la sua chiesa, a rivolgergli l’ultimo saluto, ricordandolo come politico e "come uomo che ha attraverso la politica ha realizzato il suo impegno di cristiano per la società”.

“Discutevamo insieme dei veri valori, dei problemi della città – ha ricordato Don Franco Porchedda -. Lo faceva sempre con semplicità e convinzione e con la calma che lo ha sempre caratterizzato. Gianni ha sempre avuto una grande disponibilità ad accogliere il prossimo, ad ascoltarlo. Ha sempre cercato il bene comune, al di là delle incasellature politiche. E oggi tutti si rammaricano per aver perso un amico più che un politico, un uomo di fede che ha saputo militare da cristiano senza mai nascondersi”.

Poi, il saluto della gente comune, quella con la quale aveva stabilito il rapporto più vero, diretto, prima di raggiungere il cimitero San Pietro dove domani mattina sarà sepolto nella cappella di famiglia.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31