Lavori pubblici - Appaltati i lavori per il rifacimento della rete idrica. Sarà demolito il fungo di via Milis

Ci vorranno 14 mesi di lavoro e una spesa di 2 milioni 322 mila Euro per rifare 9 chilometri della rete idrica cittadina. L’appalto è stato aggiudicato nei giorni scorsi dal Comune di Oristano alla

Data:
19 aprile 2005

Ci vorranno 14 mesi di lavoro e una spesa di 2 milioni 322 mila Euro per rifare 9 chilometri della rete idrica cittadina.
L’appalto è stato aggiudicato nei giorni scorsi dal Comune di Oristano alla ditta CST Impianti di Castellaneta (Taranto) che ha presentato un’offerta di un milione 983 mila Euro con un ribasso del 14,618 % sul prezzo a base d’asta.
Nell’ambito di questo progetto si risolverà definitivamente anche il problema del serbatoio pensile di via Milis il cui stato di degrado è tale da renderne necessaria la demolizione.
“Questo progetto rientra nel più ampio quadro degli interventi che il Comune di Oristano ha avviato per rammodernare il sistema idrico della città – sottolinea l’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas -. Si tratta, peraltro, di un progetto particolarmente importante tanto per la somma impegnata (più di 4 miliardi delle vecchie Lire) quanto per la natura dgeli interventi previsti e primo fra tutti quello per la demolizione del serbatoio pensile di via Milis. Un problema che si trascina da molti anni del quale i residenti molte volte hanno  chiesto la soluzione. Oggi abbiamo gli strumenti per intervenire, eliminare una potenziale fonte di pericolo e risanare l’area”.
“Il progetto – aggiunge Solinas - riguarda anche altri serbatoi pensili ed in particolare quelli di Sa Rodia, Torre Grande e via Temo e le relative camere di manovra dove saranno realizzati gli interventi necessari a ridurre lo stato di degrado ed eliminare le eventuali fonti di pericolo derivanti dalla vetustà delle strutture”.
Con questo intervento si provvederà alla realizzazione di nuove condotte ed allacci in città e nelle frazioni per un totale di 9 chilometri, 7 chilometri e 800 metri in città e un chilometro e 200 metri nelle frazioni. Saranno privilegiate le zone della città che non hanno beneficiato della ristrutturazione generale della rete idrica realizzata nel 1980 e quelle successive nell’ambito di altri interventi. Le zone più interessate saranno dunque quelle più periferiche dove sono ancora presenti tratti di condotta in cemento-amianto. Contestualmente sarà installato un sistema di telecontrollo sugli elementi principali della rete al fine di garantire il monitoraggio delle condotte eliminando gli sprechi e consentendo di intervenire con precisione nei tratti danneggiati o in quelli dove dovessero verificarsi delle perdite.
I lavori inizieranno non appena il Comune avrà concluso le procedure di rito con l’INPS, l’INAIL e la Cassa edile per verificare la regolarità contributiva dell’azienda.
 


 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

29/03/2022, 15:59