Lavori pubblici - Mattatoio, immediata ripresa dei lavori o risoluzione del contratto

“Risoluzione del contratto per grave inadempimento, gravi irregolarità e grave ritardo, con richiesta dei danni derivanti da tali inadempimenti”. Con questa formula il Comune

Data:
07 luglio 2006

“Risoluzione del contratto per grave inadempimento, gravi irregolarità e grave ritardo, con richiesta dei danni derivanti da tali inadempimenti”.

Con questa formula il Comune di Oristano potrebbe chiudere il rapporto con la Edilcualbu se l’impresa non riprenderà immediatamente e concluderà rapidamente i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento del mattatoio comunale.

È stato l’Assessore ai Lavori pubblici Mauro Solinas a sollecitare un intervento del Dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Oristano, Mario Zonchello, per trovare una soluzione affinché il mattatoio possa riaprire velocemente.

“I lavori dovevano essere ultimati entro il 21 Luglio 2004 – osserva l’Assessore Solinas -. Sono trascorsi due anni durante i quali a nulla sono valse le sollecitazioni verbali nè gli ordini di servizio scritti. Da oltre un anno l’impresa ha sospeso arbitrariamente i lavori, abbandonando il cantiere. È una situazione che non possiamo più tollerare. Si sta creando un danno economico notevole, per i ritardi nella conclusione dei lavori, per l’impossibilità di affidare la gestione del servizio di macellazione e per il protrarsi dei disagi degli operatori del settore. Per questi motivi l’Amministrazione vuole stringere i tempi e obbligare l’impresa a onorare i suoi impegni. In caso contrario saremo costretti a risolvere il contratto per gravi inadempimenti, irregolarità e ritardi e chiederemo all’impresa i danni derivanti dal suo comportamento”.

Per la riapertura del mattatoio il Comune di Oristano aveva varato un progetto da 319 mila Euro. Il progetto prevedeva la manutenzione straordinaria e l'adeguamento con interventi sulle opere murarie e sugli impianti, sul sistema di depurazione e sull'adeguamento delle linee di macellazione. Erano previste anche la messa a norma degli uffici, l'abbattimento delle barriere architettoniche ed altri lavori di manutenzione straordinaria, l'adeguamento alle norme igieniche e sanitarie e dell'impianto di depurazione per lo smaltimento dei reflui.

Le contestazioni mosse alla Edilcualbu riguardano la mancata rimozione del vecchio impianto di depurazione (risalente agli anni ’70), degli apparecchi elettrici e di misura e la successiva installazione del nuovo impianto di depurazione, la parziale installazione delle zanzariere nei locali destinati agli operatori della macellazione, la mancata installazione dei servizi igienici e la parziale fornitura degli arredi.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

29/03/2022, 15:59