Le isole del gusto - Premiati i vincitori della rassegna

Il ristorante Su Talleri di Masullas e l’Antica Trattoria del Teatro di Oristano hanno vinto i primi premi della seconda edizione della rassegna gastronomica “Le isole del gusto”,

Data:
19 febbraio 2007

Il ristorante Su Talleri di Masullas e l’Antica Trattoria del Teatro di Oristano hanno vinto i primi premi della seconda edizione della rassegna gastronomica “Le isole del gusto”, promossa dalla Camera di commercio di Oristano, nell’ambito del cartellone di Mediterranea. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina nel Palazzo del Carmine.

Il ristorante Su Talleri si è classificato al primo posto nella sezione “I tesori della terra”,   proponendo come primo piatto “Colombelle  in brodo di pollo con uovo su nido e pistilli di zafferano”, quale secondo piatto “Capra in salsa di zafferano su letto di carciofi” e come dolce i “Brugnollus de arrescottu”.

L’Antica Trattoria del Teatro di Oristano si è classificata invece al primo posto nella sezione “I tesori del mare” della rassegna gastronomica, presentando quale primo piatto “Zuppa di cardi selvatici con fregola sarda e bocconcini di anguille scabecciu”, mentre per secondo “Scaloppe di muggine in crosta di pane carasau  con cicorietta e cuori di carciofi arrostiti”, infine il “budino di grano biologico alla sapa d’uva con ristretto di Vernaccia del Sinis”, come dolce.

La giuria della rassegna “Le isole del gusto”, presieduta dall’enogastronomo Gilberto Arru e composta anche da Corrado Casula e Pino Porcedda ha voluto assegnare quindi un premio speciale al ristorante Bella Vista di Santu Lussurgiu.

I ristoranti in gara erano 24. Per circa un mese hanno proposto ai clienti un menù tipico coi piatti in concorso, ad un costo massimo di 25 euro (proposta valida ancora sino a martedì).

Attraverso la rassegna gastronomica  “Le isole del gusto”, la Camera di commercio di Oristano, da un lato  ha inteso promuovere la qualificazione delle aziende della ristorazione, e dall’altro si è proposta di valorizzare al meglio le produzioni agroalimentari dell’Oristanese.

L’iniziativa è stata sostenuta anche dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti e dall’associazione dei consumatori Adiconsum, rappresentate nel Consiglio camerale.

 

La nota della giuria.

 

Risultati della 2^ Edizione Le Isole del Gusto

 

1° Classificato  - I Tesori della Terra

Su Talleri - Masullas

Per l’impegno nel recuperare e valorizzare piatti di antica tradizione, proponendoli in modo semplice  e rispettandone la stagionalità.

 

1° Classificato  - I Tesori del Mare

Antica Trattoria del Teatro - Oristano

Per aver saputo valorizzare i prodotti del territorio, elaborando piatti creativi, equilibrati e gradevoli, esaltandone le peculiarità e abbinandoli correttamente ai vini.

 

Premio speciale  Classificato

Bella Vista – Santu Lussurgiu

Per aver proposto un menù, non comune nella ristorazione locale, elaborato con prodotti semplici e facilmente reperibili sul territorio.

 
 

Questi riconoscimenti hanno un valore diverso, perché non abbiamo trovato solo giovani creativi e giustamente ambiziosi, ma anche persone che, attraverso la memoria storica e per aver vissuto  l’’infanzia in un periodo  economicamente diverso dall’attuale, hanno voluto riproporre, questi piatti antichi, ricchi di storia e tradizione. E soprattutto mantenerli nei propri menù. Non vuole essere solo un riconoscimento ai ristoratori, che lo hanno ampiamente meritato, ma anche uno stimolo a tutti gli operatori del settore. Questa è la conferma che anche piccole  e sconosciute zone possono diventare importanti,  valorizzando i prodotti agroalimentari e la gastronomia. In alcuni casi possiamo parlare di ristorazione eroica. C’è un tesoro sommerso, a molti sconosciuto, sul quale dobbiamo tutti meditare ma soprattutto agire tempestivamente, prima che si disperda o sia sopraffatto dall’industria alimentare. Queste potenzialità non si valorizzano con le sagre paesane o manifestazioni di poco conto, ma con azioni intelligenti che possano avere ricadute economiche e di immagine.  In poche parole: saper vendere il proprio territorio. Nel premiare questi ristoratori, non c’è stata alcuna una scelta geografica. Visto il numero dei partecipanti, ci aspettavamo qualcosa di più dalla ristorazione cittadina. Evidentemente  nei piccoli centri si tende a mantenere più vive le tradizioni ed avere un maggiore rispetto della cultura e coltura del territorio. Per questo sono stati premiati. Per quanto mi riguarda non ci sono stati ristoratori perdenti, perché la manifestazione è cresciuta e  sta riscuotendo successo grazie a tutti. Sicuramente, per le prossime edizioni, alcuni saranno più attenti e la gara diventerà più interessante. C’è un altro dato incoraggiante, che fa ben sperare sulla crescita della manifestazione: il numero crescente della gente comune che va a visitare i ristoranti in gara. Per questo invito i ristoratori a mantenere questi piatti nei loro menù. E’ un modo intelligente e giusto per caratterizzare e identificare i locali che fanno cucina tipica e tradizionale dagli altri che propongono banalità. Non per fare complimenti di circostanza, che non è mia abitudine, ma tutti sono stati bravi. Chi più e chi meno. Anche questo è un buon segnale. Ma in particolare vogliamo ricordare i ristoratori che hanno proposto piatti di ottima fattura, penalizzati per qualche piccola imperfezione nella elaborazione o nell’abbinamento.  In ordine sparso ricordiamo:  Da Giovanni di Torregrande per l’ orata di Mistras, la Rosa dei Venti di Sennariolo per la zuppa di finocchietti con formaggi del Montiferru, il Gallo Bianco di Arborea per la faraona al forno con polenta, Al Gambero Rosso di Bosa per i medaglioni di pesce, Il Caminetto di Cabras per la minestra  cun cocciula pintada,  Meridiana di Cuglieri per gli spaghetti agli asparagi selvatici e ricci, Il Paradiso di Laconi  per la favata di carnevale, Sa Zibba di Cabras per tagliata di muggine con carciofi, Cibò Qibò di Terralba per la fregula e carboncello, Sa Cariasa di Modolo per i tagliolini neri alla Valle Temo, Osteria del Bue Rosso di Seneghe per il bue con cardi e ischiscionera, Spinnaker di Torre Grande per anguidda a cassoedda”.

 
Gilberto Arru

Presidente giuria

 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31