Piano strategico - Difesa dell'università e rispetto dell'intesa istituzionale per il rilancio del territorio

Il Piano Strategico di Oristano e dell’area vasta muove i primi passi. Oggi, al Teatro Antonio Garau, amministratori pubblici, sindacalisti, politici, rappresentanti delle organizzazioni territoriali

Data:
30 ottobre 2007

Il Piano Strategico di Oristano e dell’area vasta muove i primi passi.

Oggi, al Teatro Antonio Garau, amministratori pubblici, sindacalisti, politici, rappresentanti delle organizzazioni territoriali si sono ritrovati per discutere di uno strumento fondamentale per la pianificazione delle politiche di sviluppo del prossimo decennio.

E dalla prima uscita pubblica del Piano strategico sono emersi già i primi temi fondamentali, gli assi che potranno essere la base dei processi di sviluppo del territorio.

Sono emersi con forza due temi: l’esigenza di difendere la presenza universitaria, messa in pericolo dai tagli ministeriali, e la necessità di dare gambe all’intesa istituzionale firmata dal Presidente della Regione Renato Soru, dal Presidente della Provincia Pasquale Onida e dal Sindaco di Oristano Angela Nonnis. E proprio il Sindaco Nonnis ha evidenziato “l’importanza di un Piano che nasce per la prima volta attraverso un processo di piena partecipazione e condivisione delle scelte. All’interno dell’Intesa – ha proseguito - un apposito capitolo è dedicato alla valorizzazione dei corsi universitari e in particolari a quello di archeologia subacquea. un momento del convegno del piano strategico

Un tema, quello della difesa dei corsi universitari, ripreso dall’Assessore alla Programmazione Alessio Putzu che per il Piano strategico ha individuato tre punti: “L’università, per la quale Oristano deve mobilitarsi con forza, lottare con la stessa convinzione che ha messo in campo quando ha chiesto e ottenuto l’istituzione della Provincia. La creazione di un’agenzia di sviluppo, fondamentale per una corretta pianificazione delle iniziative di rilancio sociale ed economico. Un maggiore attenzione ai problemi della primissima infanzia, indispensabile sostegno sociale alle famiglie ed in particolare alle giovani coppie”.

Sui temi generali del Piano strategico l’Assessore Putzu e il Presidente del Sil Antonio Ladu hanno evidenziato l’importanza del documento sul quale sta lavorando il Comune di Oristano, insieme ai comuni dell’area vasta (Santa Giusta, Cabras, Arborea, Palmas Arborea, Marrubiu, Nuraghi, Riola, San Vero Milis e Solarussa) al Sil – Patto territoriale e alla Lattanzio e associati, che si inserisce nell’ampio alveo delle politiche di pianificazione strategica e degli strumenti di programmazione avviate a livello provinciale e regionale.

“Nel corso del dibattito non sono mancate le idee e i contributi, i suggerimenti e le riflessioni, proprio quello che ci aspettavamo da questo appuntamento - osserva l’Assessore Putzu -. Questo convegno è nato per completare la fase di ascolto del territorio, base essenziale per la redazione del Piano strategico che vedrà la luce entro la fine dell’anno, dopo che avremo dedicato una settimana intera all’approfondimento dei singoli assi strategici”.

Eugenio Aymerich, del Consorzio UNO, ha ricordato come la presenza dei corsi universitari a Oristano non sia stata casuale “ma frutto di precise scelte politiche, economiche e sociali della Regione sotto lo stimolo degli enti locali. Rimettere in discussione oggi quella scelta sarebbe quantomeno illogico”.

Apprezzamento per la metodologia utilizzata, per la volontà di ricercare la partecipazione dei cittadini e la condivisione degli obiettivi e delle soluzioni, è stata manifestata dal Consigliere regionale di AN Mario Diana, dal Deputato di Forza Italia Giovanni Marras e dal Vice Presidente del Gal Sinis Barigadu Montiferru Antonello Solinas che hanno evidenziato l’importanza di trovare coesione per dare forza alle rivendicazione e ai progetti del territorio.

E in questo senso è stato particolarmente apprezzato l’intervento dell’ex ministro Lucio Abis che ha ricordato come molti risultati ottenuti nel passato siano stati ottenuti grazie alla bontà dei progetti e alla forte volontà espressa dal territorio. Abis ha anche citato il problema del Porto industriale, che sembra avviato verso una progressiva decadenza, per il quale occorre una forte presa di posizione da parte delle forze politiche.

Molti interventi si sono soffermati sulla necessità di garantire la piena attuazione degli impegni assunti dalla Regione, ma anche sull’apprezzamento per una ritrovata capacità di esercitare un ruolo guida nel territorio da parte del Comune di Oristano. Giampaolo Lilliu della CGIL e Alessandro Murana del Comune di Cabras, ad esempio, hanno evidenziato come alcuni degli impegni sottoscritti nello scorso mese di Luglio non abbiano avuto la dovuta attenzione da parte della Giunta Soru. Ed è stato citato il caso dell’impianto per il biodiesel che sarebbe dovuto nascere a Oristano e che, invece, sorgerà a Macchiareddu, ma anche l’impianto per il CWF che è stato trasferito a Ottana.

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con il dibattito tecnico sul Piano strategico, sulle azioni condotte e sulla metodologia utilizzata finora e sui prossimi appuntamenti.

Gli interventi durante il convegno

Angela Nonnis - Sindaco di Oristano

Alessio Putzu - Assessore alla Programmazione del Comune di Oristano

Annapaola Iacuzzi - Direttore generale della Provincia di Oristano

Antonio Ladu - Presidente del SIL - Patto territoriale Oristano

Mario Diana - Consigliere regionale AN