Sport - Il Comune lancia un appello per salvare la Tharros, il 26 Luglio assemblea pubblica

Giovedì 26 luglio alle 17, nella Sala consiliare del Comune (Palazzo degli Scolopi) si terrà un’assemblea pubblica per raccogliere adesioni per la salvezza della Tharros.

Data:
24 luglio 2007

Giovedì 26 luglio alle 17, nella Sala consiliare del Comune (Palazzo degli Scolopi) si terrà un’assemblea pubblica per raccogliere adesioni per la salvezza della Tharros.

L’iniziativa è dell’Assessore allo sport del Comune di Oristano Mariano Biddau che, dopo che  il Presidente della Tharros Mario Diana ha annunciato le dimissioni, consegnando simbolicamente le chiavi della Polisportiva nelle mani del Comune, lancia un appello per non disperdere un patrimonio che appartiene all’intera città.

Il Presidente dimissionario ha provveduto all’iscrizione al campionato di Promozione, ma ha deciso di ritirarsi chiedendo un intervento dell’Amministrazione Comunale per favorire la cessione, gratuita, ad altri imprenditori interessati a rilevare la società.

“Invitiamo chiunque abbia nel cuore i colori biancorossi a farsi vivo per non permettere che vengano cancellati oltre 100 anni di storia – dice l’Assessore Biddau -. L’Amministrazione Comunale, in questo momento, può fare veramente poco a causa della difficile situazione finanziaria dell’ente. Come amministratori, ma soprattutto come tifosi della Tharros, lanciamo un accorato appello a tutti i cittadini affinché stiano vicini ai dirigenti, ai calciatori e ai loro tifosi perché la più gloriosa società calcistica della città e della provincia possa continuare a vivere”.

Biddau lancia l’idea di una grande sottoscrizione popolare e invita gli imprenditori a farsi avanti per formare una nuova compagine dirigenziale che abbia gli stimoli e le risorse necessarie per rilanciare la squadra, scongiurando il pericolo della cancellazione dai ruoli del calcio isolano.

“Non abbiamo molto tempo a disposizione – ammette l’Assessore Biddau -, occorre darsi da fare, e in fretta, per favorire un passaggio di mano. Mi rivolgo, dunque, agli imprenditori, agli operatori sportivi e ai sostenitori della Tharros per tentare, tutti insieme, un salvataggio in extremis che impedirebbe la scomparsa di una società che appartiene alla storia di questa città. In altre realtà la formula dell’azionariato popolare ha funzionato molto bene e credo che anche ad Oristano si possa perseguire questa strada».

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31