Tributi - L'Assessore Porcu precisa la posizione sugli avvisi per l'acqua

La vicenda della riscossione delle liste di morosità dell’acqua e l’invio ai contribuenti delle relative cartelle, avvenuto a partire dai mesi di luglio e agosto, è stata ereditata dalla Giunta Barberio

Data:
07 gennaio 2003

La vicenda della riscossione delle liste di morosità dell’acqua e l’invio ai contribuenti delle relative cartelle, avvenuto a partire dai mesi di luglio e agosto, è stata ereditata dalla Giunta Barberio da precedenti gestioni e ha visto avvicendarsi diversi protagonisti.

Le liste redatte in prima battuta dal concessionario del servizio di accertamento del canone acqua e depurazione, la GESTOR, sono transitate attraverso il Comune al concessionario della riscossione Bipiesse Riscossioni al quale vennero consegnate nel 2001.

La stampa e l’invio delle cartelle di pagamento agli utenti morosi del servizio sono slittate al 2002 per problemi dovuti al sistema delle anagrafiche fiscali e alla complessa procedura di meccanizzazione delle liste da parte del Consorzio Nazionale dei Concessionari della riscossione.

“Per quanto concerne il termine di prescrizione dei tributi il tema è ancora  dibattuto in giurisprudenza e sulla stampa specializzata – spiega l’Assessore alle Finanze Fabio Porcu -. In giurisprudenza si sostiene soprattutto il termine quinquennale e anche sotto questo profilo gli avvisi inviati in questi giorni sono in regola, considerando che pur riguardando consumi del 1996 i relativi ruoli sono stati emessi nel 1997 e solo da allora decorrono i termini. Per gli anni precedenti, invece, i termini per la prescrizione sono stati interrotti con la notifica del sollecito di pagamento effettuata nel 1997 e nel 1998”.

È, invece, diffusa l’opinione della dottrina in materia di entrate patrimoniali degli Enti Locali sul fatto che l’invio delle cartelle sia comunque un atto dovuto da parte degli Uffici anche per le annualità per le quali possa eventualmente ritenersi avvenuta la decorrenza della prescrizione. Nei pareri dati fino ad oggi si afferma con chiarezza l’obbligo dell’Ente di richiedere comunque le somme dovute dal momento che spetta al contribuente fare eventualmente valere l’avvenuta prescrizione così come ha affermato anche il legale dell’Ente.

“In questo senso – prosegue l’Assessore Porcu - l’invio degli avvisi è stato l’atto terminale di un procedimento di meccanizzazione delle liste di morosità. In ogni caso gli uffici comunali sono pronti a valutare ogni posizione e, nel rispetto del diritto, a sanare eventuali errori che potrebbero essere stati commessi”. 

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31