Una rete tra i Comuni sardi per la Bandiera blu

Primi passi per la rete delle località premiate dal Fondo europeo per l'ambiente

Data:
19 giugno 2016

La proposta è partita da Oristano, i comuni sardi l'hanno raccolta e la Regione ha manifestato la disponibilità a sostenerla: una rete tra i comuni sardi che hanno ottenuto la Bandiera blu per fare sistema e valorizzare l'eccellenza simboleggiata dall'ambito riconoscimento.

La tavola rotonda, organizzata a Torre Grande dal Comune di Oristano per mettere a confronto le esperienze dei comuni sardi, ha colto nel segno.

La proposta l'ha lanciata l'Assessore all'Ambiente Efisio Sanna ed è stata subito sposata dai Sindaci e dagli Assessori di altri 7 comuni (Franco Cuccureddu di Castelsardo, Lorenzo Faiella per Palau, Stefano Pisciottu per Santa Teresa di Gallura, Gianni Tilocca per Sorso, Anton Pietro Stangioni di Badesi, Fabio Pinna per Sassari, e Daniele Serra di Teulada, mancavano all'appello solo Tortolì, La Maddalena e Quartu) che l'hanno accolta con entusiasmo, dicendosi pronti a lavorare da subito per darle gambe. Sulla stessa linea l'Assessore regionale all'Ambiente Donatella Spano: "La spontaneità di questa iniziativa è di grande importanza. Sono i comuni che si fanno artefici di una proposta interessante nei confronti della quale la Regione è pronta a fare la sua parte, stimolandola e svolgendo un ruolo di coordinamento. Siamo pronti da subito ad aprire un tavolo permanente di confronto e valutare quali azioni intraprendere a favore dei comuni che hannom già ottenuto la Bandiera blu e cosa fare perchè in futuro il loro numero aumenti considerevolmente".

Un tema ripreso da Antonio Solinas, Presidente della Commissione ambiente del Consiglio regionale, secondo cui "la Regione dovrebbe sostenere gli sforzi dei comuni e promuovere politiche che consentano di aumentare il numero delle bandiere blu in Sardegna".

La tavola rotonda, coordinata da Donatella Bianchi (Presidente WWF Italia e conduttrice televisiva di Linea blu), ha permesso di mettere in luce tanti aspetti legati a Bandiera blu: dall'ambiente al turismo, dal salvamento a mare alla qualità delle acque. 

Un dibattito aperto e stimolante che ha consentito di sfatare luoghi comuni e dare la giusta dimensione alla certificazione internazionale assegnata alle località marine per i servizi e le qualità ambientale.

"Bandiera blu non significa il mare più bello - ha detto Donatella Bianchi -. Significa servizi, significa miglioramente continuo, significa investire in conoscenza, comunicazione ed educazione".

"Con la bandiera blu non premiamo la bellezza della spiaggia ma la qualità di acqua e servizi - ha aggiunto Carlo Mazza, Presidente della FEE Italia (la Fondazione internazionale che assegna la Bandiera blu) -. Ogni anno inseriamo delle cose nuove destinate a diventare imperative nel giro di un paio di anni. Lo facciamo per migliorare continuamente la qualità delle località marine. Ogni anno si alza l'asticella dei parametri. L'iniziativa di oggi, per una rete dei comuni sardi offre l'opportunità di valorizzare le buone pratiche".

La bandiera blu, hanno ammesso i sindaci, non è un punto d'arrivo, ma un punto di partenza.

"Bisogna impegnarsi a conservare i parametri e i vantaggi reali si vedono solo a medio e lungo termini - ha concordato Efisio Sanna -. Ma la Bandiera blu ha il grande pregio di promuovere processi virtuosi che si estendono nei territori".

Uno dei temi caldi del dibattito è stato quello del salvamento a mare, uno dei servizi essenziali per il riconoscimento Fee. Unanime la richiesta alla Regione di un sostegno maggiore per un servizio che costa molto, ma che deve essere considerato una priorità perchè permette di salvare vite.

"Abbiamo già fatto molto, aggiungendo 400 mila Euro ai fondi statali - ha risposto l'Assessore Spano -. Abbiamo raddoppiato le risorse e seplificato le procedure, siamo pronti a rivedere i criteri per l'assegnazione dei fondi, ma ci servono più dati su presenze e concessioni".

Il Sindaco Guido Tendas ha tirato le fila del confronto: "La Bandiera blu costa molto, ma le risorse che si spendono per ottenerla servono per garantire servizi di cui godiamo tutti: salvamento a mare, pulizia, raccolta differenziata, qualità delle acque, educazione ambientale. Il turismo tematico paga, lo dicono le statistiche, ma da soli non possiamo promuoverlo adeguatamente. Per questo promuoviamo la rete delle Bandiere blu sarde e insieme a tutti i comuni che ne faranno parte chiediamo alla Regione un sostegno convinto".

Una rete tra i Comuni sardi per la Bandiera blu
Una rete tra i Comuni sardi per la Bandiera blu  

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:34