Urbanistica - La Giunta approva la delibera con le proposte di modifica alle norme di attuazione e del regolamento edilizio

La Giunta comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Franceschi, questa mattina ha licenziato la delibera con la modifica delle norme di attuazione e del regolamento

Data:
08 aprile 2008

La Giunta comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Piero Franceschi, questa mattina ha licenziato la delibera con la modifica delle norme di attuazione e del regolamento edilizio del PUC.
Infatti, la Giunta ha preso atto che alcune formulazioni del regolamento edilizio e delle norme tecniche di attuazione del PUC non ancora in vigore comportano limitazioni all’attività edilizia possibile secondo il vigente PRG e ha voluto rispondere alle segnalazioni di una diminuzione dell’attività edilizia riconducibile all’applicazione delle misure di salvaguardia.

La delibera dovrà ora essere approvata dal Consiglio comunale secondo la procedura prevista per gli strumenti urbanistici, ma è intenzione della Giunta richiedere l’immediato esame da parte della Commissione consiliare competente per accelerarne l’iter.

“Viste le difficoltà - spiega l’Assessore Franceschi – che sono state rappresentate da più parti in relazione agli effetti della cosiddetta doppia conformità, gli uffici hanno lavorato per rendere le disposizioni di attuazione e regolamentari del PUC omologhe rispetto a quelle del PRG vigente al fine di eliminare gli ostacoli alla ripresa delle attività edilizie costituiti dalle norme di salvaguardia in vigore fin dal momento della prima adozione del PUC”.

“A chiarimento di alcune notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale – precisa l’Assessore Franceschi - occorre dire che la collaborazione con gli ordini professionali e con il Comitato d’intesa sul PUC ha avuto ad oggetto esclusivamente le modifiche di carattere generale delle norme di attuazione e del regolamento edilizio”.

In sintesi la delibera prevede modifiche per le norme di attuazione e per il regolamento edilizio.
Queste le più significative:

Norme transitorie di attuazione
  • Adeguamento della definizione di ristrutturazione a seguito di “fedele ricostruzione”, eliminando il vincolo della riproposizione dei materiali;
  • Ripetizione per le zone B1, B2 e B3 della normativa contenuta nel PRG, in modo da evitare possibili contrasti degli interventi conformi al PRG. È stato unicamente riproposto il vincolo dell’allineamento stradale in zona B1 e B2, al fine di non compromettere l’attuazione della pianificazione urbanistica;
  • Inserimento nella zona BR di alcune destinazioni d’uso riscontrabili nelle altre zone B;
  • Eliminazione in zona E-agricola dell’obbligo di computare, in deroga al Regolamento edilizio, quale volume anche le parti aperte verso l’esterno;
  • Eliminazione dell’indicazione dimensionale delle fasce di rispetto stradale e ferroviario, con esplicito rimando alla normativa vigente in materia.

Regolamento edilizio
  • Adeguamento della definizione di “opere interne”, ex art. 15 L.R. 23/85;
  • Modifica delle definizioni di “Superficie fondiaria”, “Superficie coperta”, “Altezza massima”, “Volume del fabbricato”, con riproposizione delle definizioni del Regolamento edilizio allegato al vigente PRG. Sono così reintrodotti gli scomputi dei volumi necessari per passi carrai e volumi tecnici;
  • Diminuzione della maggiore altezza prevista per i piani terreni prospicienti la pubblica via;
  • Riproposizione delle definizioni di “cortile” e “chiostrina” previste nel PRG;
  • Eliminazione dei vincoli dimensionali previsti per i locali adibiti a cucina;
  • Riproposizione della deroga alle altezze interne del piano terra per locali nel centro storico, già prevista dal PRG;
  • Modifica delle altezze interne dei locali adibiti ad ufficio privato, conformemente alle previsioni del PRG;
  • Riproposizione dei limiti dimensionali e di altezza dal piano stradale per aggetti e sporgenze sulla pubblica via, come indicati dal Regolamento del PRG.

Le modifiche potranno concorrere a favorire la ripresa dell’attività edilizia nel contesto urbano già regolato dal PRG, senza peraltro inficiare la corretta applicazione futura della programmazione urbanistica contenuta nel PUC.
Per le ulteriori varianti, maggiormente incidenti sulla programmazione urbanistica, si dovrà invece attendere che l’Ufficio comunale di Piano, integrato con le professionalità che saranno reclutate col bando pubblicato la settimana scorsa, elabori la prossima proposta di adeguamento del PUC al PPR.

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Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31