Commercio - Dodici zone commerciali per bar e ristoranti
Oristano sarà divisa in dodici zone commerciali. Lo stabilisce lo studio commissionato a un esperto dalla Giunta Barberio “per restituire equilibrio e garantire un mercato aperto alla
Data:
22 maggio 2007
Oristano sarà divisa in dodici zone commerciali.
Lo stabilisce lo studio commissionato a un esperto dalla Giunta Barberio “per restituire equilibrio e garantire un mercato aperto alla competitività degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico” come precisa l’Assessore al Commercio Paolo Vidili.
“Da tempo si avvertiva l’esigenza di dare nuove regole a questo settore – prosegue Vidili secondo cui - aprire il mercato non significa spalancare le porte a una liberalizzazione selvaggia. Anzi, crediamo che attraverso questo studio si potranno rispettare le esigenze dei singoli operatori e dei cittadini. Per noi si tratta di un obiettivo molto importante che ci consente di essere all’avanguardia in Sardegna”.
Attraverso la nuova regolamentazione la città è stata suddivisa in dodici zone, cinque in città e sette nelle frazioni, individuate tenendo conto di diversi parametri: dal numero di abitanti alla presenza di uffici e strutture, dal possibile sviluppo dell’area alle caratteristiche tipiche della zona come nel caso delle frazioni.
Per ogni zona, in funzione del tipo di utenza, si è voluto stabilire un numero minimo di esercizi capaci di garantire un equilibrato rapporto tra domanda e offerta. Da questo consegue il calcolo sull’esubero o la carenza di esercizi e la possibilità di rilasciare nuove autorizzazioni.
“Le direttive regionali non consentono il contingentamento delle licenze, ma affidano ai comuni il compito di promuovere un’equilibrata dislocazione nel territorio delle attività di somministrazione, assicurando che tutte le zone siano adeguatamente servite” precisa Vidili.
Il varo della nuova disciplina, che nasce per allineare la città alle nuove direttive regionali, è stato accompagnato da una fase preliminare di concertazione che l’Assessorato comunale ha avviato con le organizzazione di categoria. Le organizzazioni che hanno partecipato hanno condiviso all’unanimità le nuove proposte comunali.
“Dallo studio e dalla concertazione è emersa l’esigenza di dare la precedenza, nel rilascio delle nuove autorizzazioni, alle zone che attualmente risultano meno servite – osserva l’Assessore Vidili -. Di conseguenza, solo dopo il completamento del numero minimo di esercizi in ogni singola zona, si potrà procedere al rilascio di nuove autorizzazione nelle zone più servite. L’obiettivo, dunque, è di attuare una politica commerciale capace di garantire equilibrio al mercato, attenta alle esigenze degli utenti e a quelle degli operatori che hanno bisogno, in primo luogo, di regole certe per poter effettuare le loro scelte imprenditoriali”.Ultimo aggiornamento
23/03/2022, 09:31
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