Consiglio comunale - Via libera al protocollo d'intesa con i comuni costieri per un rete di cooperazione

Il Comune di Oristano firmerà un protocollo d’intesa con gli altri comuni costieri per la costituzione di una rete organizzativa di cooperazione da finanziare attraverso il POR Sardegna, misura 5.1.3.

Data:
27 febbraio 2003

Il Comune di Oristano firmerà un protocollo d’intesa con gli altri comuni costieri per la costituzione di una rete organizzativa di cooperazione da finanziare attraverso il POR Sardegna, misura 5.1.3.

Il via libera al progetto è stato dato ieri sera dal Consiglio comunale dopo la presentazione dell’iniziativa da parte dell’Assessore alla Programmazione Fabio Porcu.

“Si tratta di un progetto che prevede uno stretto rapporto di collaborazione tra i comuni costieri della provincia (Oristano, Cabras, Santa Giusta, Arborea, Riola, Nurachi, San Vero Milis) per la  costituzione di una rete finalizzata alla realizzazione del progetto recupero dell'identità dei centri urbani – ha spiegato l’Assessore Porcu -. Il progetto ci permette di rispolverare le peculiarità dei paesi vicini, ma soprattutto della città di Oristano che dagli altri comuni è stata indicata come comune capofila”.

“Si intende avviare la riqualificazione urbana a scopi turistici e costruire una rete di marketing turistico - ha proseguito Porcu -. È prevista la costituzione di una rete telematica di collegamento tra i comuni per la condivisione dei dati socio economici  e turistici, la creazione di un'agenzia di marketing, ma anche la costruzione di una pista ciclabile che interconnette i territori comunali e le risorse culturali ed ambientali dei territori. L’obiettivo principale dei comuni è quello di aumentare e destagionalizzare i flussi turistici dei rispettivi territori, ma anche di collegarli ai centri urbani al fine di creare i maggiori effetti indotti su tutti i settori economici: servizi, commercio, artigianato. A Oristano è prevista la ristrutturazione e la riqualificazione urbana a fini turistici del Foro Boario con la localizzazione di un’Agenzia di marketing turistico che avrà il compito di definire e commercializzare prodotti turistici, di valorizzare i centri urbani e il aptrimonio ambientale, storico, paesaggistico, culturale e archeologico anche attraverso la pista ciclabile intercomunale”.

“E` un'idea completamente nuova – ha concluso l’Assessore Porcu -. Una sfida per noi e per gli altri comuni con i quali abbiamo avviato una stretta collaborazione che si realizzerà anche con altre iniziative oltre a quelle del POR”.

Guido Tendas (DS) ha lamentato la scarsa chiarezza del progetto e la mancata inclusione di altri comuni della provincia, ad esempio Solarussa, che possono condividere con Oristano parte della storia Giudicale. Tendas ha anche sottolineato lo scarso coordinamento in campo turistico tra le varie istituzioni.

Linalba Ibba (PSDAZ) ha chiesto spiegazioni sul mancato esame dell’argomento da parte della Commissione Bilancio e Programmazione e, sempre sui POR, ha criticato l’esecutivo per aver cambiato la scheda progettuale per l’edificio di piazza Onroco che avrebbe dovuto ospitare il centro antiviolenza.

Secondo Franco Cuccu (UDC) la proposta presentata dalla Giunta e dall’Assessore alla Programmazione risponde alla logica “dei moderni intendimenti di costruzione dei processi di sviluppo. Una rete di cooperazione intercomunale, se ben gestita, consente un interscambio di dati in tempo reale, un monitoraggio costante, continuo, giornaliero delle risorse potenziali su cui costruire i progetti di sviluppo”.

Per Antonio Scanu (PPS) si tratta di un progetto di grande importanza che riesce finalmente a far decollare la cooperazione tra il Comune di Oristano e quelli della fascia costiera.

Il progetto è stato approvato a maggioranza.

In precedenza il Consiglio comunale aveva respinto due mozioni e due ordini del giorno presentati dai gruppi di minoranza.

La prima mozione esaminata è stata quella di Mimmo Serusi (SDI) sull’applicazione degli istituti contrattuali al personale dipendente e la riorganizzazione dell'ente. Serusi ha espresso una serie di preoccupazioni sulle politiche attuate dalla Giunta sulla gestione del personale, sulla mobilità, sulle posizioni organizzative, sugli straordinari e sulla dotazione organica.

Guido Tendas (DS) ha condiviso le preoccupazioni di Serusi soprattutto sugli straordinari e sulla revoca di un regolamento.

Paolo Vidili (UDR) ha invitato la Giunta a dosare e ripartire equamente le disponibilità economiche, nel pieno rispetto delle norme, delle responsabilità e delle professionalità acquisite da tutti i lavoratori al fine di garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi.

Linalba Ibba (PSDAZ) ha lamentato la scarsa trasparenza nella gestione del personale e ha ricordato come proprio per questo motivo, riguardo alla revoca del regolamento, la minoranza abbia chiesto l’intervento del Comitato di controllo.

L’Assessore al Personale Pino Franceschi ha evidenziato le diverse competenze tra Consiglio, Giunta e dirigenza: “Per quanto riguarda il fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività, questa è un'esclusiva competenza della Giunta. Lo dicono le norme e una delibera della Giunta Ortu che ha costituito e ripartito il fondo per la produttività del personale. Per quanto riguarda invece la proposta di riorganizzazione dell'ente va precisato che la Giunta non ha intenzione di modificare. Ci stiamo attenendo agli indirizzi già espressi dal Consiglio comunale. Infine, il regolamento che non è stato revocato, ma si è semplicemente provveduto a sostituire il capo nono con l'articolo 30 della Legge 165 del 2001.

Dopo le spiegazioni dell’Assessore Franceschi la mozione è stata respinta a maggioranza.

Bocciatura a maggioranza anche per la mozione dei Consiglieri Serusi (SDI) e Marras (Margherita) sulle problematiche derivanti dalla crisi del settore del commercio.

L’argomento è stato introdotto da Mimmo Serusi che ha ricordato le lamentele del Presidente dell'ASCOM sulle difficoltà del settore commerciale e sulla scarsa attenzione da parte dell'Amministrazione. Serusi ha quindi auspicato un confronto continuo con le associazioni rappresentative dei commercianti.

Per Antonello Sotgiu (UDR) L'Amministrazione Comunale si sta dimostrando avversa all'attività di impresa e gli imprenditori si sentono traditi dalla sua politica. Per tentare di risolvere la crisi secondo Sotgiu occorrerebbe almeno quadruplicare i parcheggi del centro storico e trasformare il mercato di via Mazzini

Peppino Marras (La Margherita) ha ricordato che il problema del commercio è un problema vecchio che è stato affrontato non sempre correttamente e proprio per questo motivo ha chiesto occorre impegnare impegna il Sindaco e la Giunta a portare con urgenza all'attenzione del Consiglio le decisioni che l'esecutivo intende assumere per la soluzione delle problematiche sollevate dai commercianti.

Secondo Pietro Arca (Per Oristano) il rilancio del settore commercio passa necessariamente dal varo di politiche di riqualificazione urbana e soprattutto del centro storico.

Oscar Cherchi (UDR) ha lamentato l’assenza programmatica della maggioranza per il settore del commercio ed ha sottolineato la gravità del mancato confronto tra la Giunta e l’Ascom. Cherchi ha anche posto l’esigenza di conoscere le intenzioni della Giunta sul mercato ortofrutticolo, del quale ormai non si parla più, e sul mercato di via Mazzini.

Per Paolo Vidili (UDR) è grave che i progetti presentati al Comune rimangano nei cassetti e non ottengano le necessarie risposte.

Guido Tendas (DS) ha ricordato l’importanza del confronto e del sistema della concertazione per affrontare i problemi legati allo sviluppo ed ha proposto l’istituzione di forum all’interno dei quali discutere di queste tematiche.

L’Assessore al Commercio Giuseppe Sanna ha ricordato i diversi incontri tenuti con i rappresentanti dell’Ascom, quelli per l’organizzazione delle manifestazioni in occasione del Natale e quella nel corso della quale è stata lanciata l’idea della trasformazione del Mercato di via Mazzini.

Sanna ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nei confronti dell’intero settore del commercio e sottolineato il lavoro di rivisitazione dei regolamenti e quello per il varo del primo regolamento per i pubblici esercizi.

“L’accusa di insensibilità rivolta a questo esecutivo francamente ci lascia abbastanza perplessi. Gli questi incontri si sono avuti, ed anzi c'è stato l'impegno a rivederci e continuare ad approfondire quella che era la progettualità che l’Ascom voleva portare avanti” ha detto Sanna il cui intervento ha preceduto la votazione. A maggioranza la mozione è stata respinta.

Il Consiglio ha quindi discusso dell’ordine del giorno (primo firmatario Guido Tendas) sui finanziamenti al Consorzio Uno. È stato lo stesso Tendas a illustrare il documento spiegando che esistono ancora le condizioni perché Oristano diventi un centro universitario di europea e mediterranea, a patto però che Oristano ottenga le risorse e l’attenzione che merita. Ha quindi invitato a coinvolgere le massime rappresentanze istituzionali della provincia per recuperare risorse per il Consorzio UNO attraverso la Finanziaria regionale.

Antonello Sotgiu (UDR) ha chiesto l’istituzione di corsi di laurea flessibili, che si adattino alle mutevoli esigenze della società anche per fare di Oristano un importante centro di cultura.

Secondo Pietro Arca (Per Oristano) è necessario avviare una battaglia in accordo con Nuoro per costituire il terzo polo universitario regionale.

Peppino Marras (La Margherita) ha chiesto alla Giunta di coinvolgere i consiglieri regionali e i parlamentari oristanesi, sia quelli di maggioranza che quelli di minoranza, nella battaglia in difesa dell’università oristanese.

Mimmo Serusi (SDI) ha evidenziato il “ silenzio assordante della maggioranza che non fa conoscere il suo pensiero su argomenti tanto importanti come quello legato alla presenza universitaria in città. Serusi ha anche ricordato gli impegni assunti dalla maggioranza e dal Sindaco Barberio durante le elezioni.

Antonio Scanu (PPS) ha replicato accusando la minoranza di impegnarsi in interventi che servono solo come passerella.

Il Sindaco Barberio, che è anche Presidente del Consorzio UNO, ha ricordato un recente incontro del Consiglio di amministrazione del Consorzio UNO con i rappresentanti dell'Università di Sassari tra i quali anche il Rettore Alessandro Maida. Ha evidenziato la soddisfazione del rettore per i risultati che sta ottenendo Oristano in campo universitario e la crescita generale dell'istituzione universitaria a Oristano in termini di studenti e di finanziamenti. “Se confrontiamo la Legge Finanziaria regionale del 2001 e quella del 2002 scopriamo che il finanziamento regionale al consorzio Uno si è sostanzialmente raddoppiata, raggiungendo circa 2 milioni e mezzo di Euro”.

“E` però necessario quindi fare chiarezza sullo sviluppo dei corsi e delle strutture universitarie di Oristano – ha prioseguito il Sindaco Barberio -. Non si tratta in astratto di dichiarare: vogliamo la persistenza dei corsi attivati dall'università di Cagliari e di Sassari, bensì si tratta di sedersi intorno ad un tavolo con i responsabili degli atenei sardi per discutere di sviluppo della struttura universitaria di Oristano. Tale affermazione va letta in rapporto a una precisa normativa introdotta recentemente dal Ministero dell'Istruzione dell'università e della ricerca scientifica nel corso del 2002 sui requisiti minimi per ogni corso di laurea istituito ed attivato in Italia. Occorrono 9 docenti ordinari associati o ricercatori incardinati in ogni corso di laurea per garantire la presenza dei corsi. Sin dal prossimo incontro con l'Università di Sassari, fissato per lunedì 3 marzo, agiremo in questa direzione per rappresentare gli ambiti generali nei quali fare sviluppare la nostra sede universitaria. In buona sostanza se non ci sono incardinati nove professori per ogni  ambito universitario i corsi svaniscono, questo è il punto. A noi sembra che le vocazioni specifiche del nostro territorio vertano da un lato sull'agricoltura e sui beni culturali ed ambientali. Noi lavoreremo fianco a fianco con gli atenei sardi perché questi ambiti generali siano riconosciuti come specifici ed esclusivi della sede universitaria di Oristano e affinché tutti i vari corsi di laurea che di volta in volta saranno attivati rispondano a questa logica, ma che ruotino per non saturare il mercato”.

Dopo l’intervento del Sindaco il Consiglio ha respinto a maggioranza l’Ordine del giorno presentato dalle opposizioni.

Il Consiglio ha respinto a maggioranza anche l’ordine del dei consiglieri Arca e Usai (Per Oristano) sul potenziamento del porticciolo di Torre Grande. Il documento impegnava il Sindaco e la Giunta nei confronti dell'Assessore Regionale al turismo e dei Consiglieri Regionali perché nella progettualità portata avanti dalla Giunta Regionale in merito al rilancio della diportistica in Sardegna che prevede 4000 posti in più nei porticcioli della Sardegna, sia inserito il potenziamento del porticciolo di Oristano.

Nel corso del dibattito sono intervenuti Guido Tendas (DS) che ha ribadito l’esigenza di effettuare una forte protesta nei confronti della Regione che sta penalizzando la scalo turistico di Torre Grande, Oscar Cherchi e Antonello Sotgiu (UDR), Antonio Scanu (PPS), Linalba Ibba (PSDAZ), Antonio Leoni (AN) e Peppino Marras (La Margherita)  che ha evidenziato come Torre Grande sia stata esclusa da qualsiasi finanziamento regionale da più di un anno e questo rende evidente la volontà politica di intervenire solo sugli altri porticcioli.

È quindi intervenuto l’Assessore al Turismo Mario Lai che ha ricordato gli impegni pubblici dell’Assessore regionale al Turismo Roberto Frongia per far rientrare il Porto turistico di Torre rande nel Piano della portualità regionale, un piano di fattibilità assolutamente nuovo che tiene in debito conto le esigenze del territorio dell’oristanese.

L’ordine del giorno è stato respinto a maggioranza.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

23/03/2022, 09:31